Analisi Transazionale

dott. Vittorio Franzetti

psicologo e psicoterapeuta a Milano

Ogni persona disegna la propria vita, la libertà gli dà il potere di realizzare i suoi disegni e il potere dà libertà di interferire nei disegni degli altri

Analisi Transazionale

Tutti noi lavoriamo per il benessere delle persone e delle relazioni, nel privato e nei luoghi di lavoro, seguendo da sempre gli stessi valori che proprio l’Analisi Transazionale ha espresso in tutto il mondo, eccoli:

  • Ognuno è OK, capace di pensare e responsabile delle proprie scelte e del suo destino.
  • La relazione deve favorire la consapevolezza di sé e del processo in atto.
  • Chi cura deve saper realizzare il proprio benessere e insegnare agli altri la cura di sé e l’autonomia.

Eppoi, più in particolare per la nostra professione crediamo che:

  • Per aiutare gli altri è necessario essere a nostra volta aiutati ed adeguatamente supportati.
  • Esprimere una visione positiva della vita e fiducia nelle possibilità di cambiamento è già un aiuto.
  • Per aiutare gli altri è necessario stare bene con sé stessi e amare il proprio lavoro.
  • Aiutare implica una richiesta d’aiuto e una offerta di disponibilità esplicite e circoscritte.

    Modello decisionale

    La teoria dell’Analisi Transazionale è basata su un modello decisionale. Ciascuno di noi impara comportamenti specifici e decide un piano di vita nell’infanzia.

    Benché le nostre decisioni infantili siano fortemente influenzate dai genitori e da altre persone, siamo noi stessi che prendiamo queste decisioni nel modo peculiare di ogni persona. Dal momento che siamo noi ad aver deciso il nostro piano di vita, abbiamo anche il potere di cambiarlo, prendendo nuove decisioni in qualsiasi momento.

    Assunti Filosofici dell’Analisi Transazionale

    Ci sono alcuni presupposti filosofici che caratterizzano l’Analisi Transazionale e che è importante considerare.

    • ogni individuo è ok (va bene così com’è): le persone sono uguali tra loro ed ognuna ha valore in quanto persona, indipendentemente dalla sua razza e dal suo contesto socio-culturale;
    • ogni persona ha la capacità di pensare e di autodeterminarsi: ognuno può decidere che cosa fare della propria vita ed ha la capacità di crescere e di imparare qualunque esperienza abbia avuto anche negativa;
    • le decisioni prese possono essere modificate: ciascuna persona prende delle decisioni e ne è responsabile, ed è anche responsabile di cambiarle quando non sono più funzionali.

    Contrattualità dell’Analisi Transazionale

    La metodologia di intervento dell’Analisi Transazionale si fonda sulla contrattualità: la relazione terapeutica è vista come un accordo tra terapeuta e cliente, i quali hanno una responsabilità congiunta nel lavorare per raggiungere gli obiettivi di terapia definiti in modo chiaro e specifico.

    “Il paziente viene quindi responsabilizzato dall’inizio a porsi come controparte attiva di un professionista il cui compito non è quello di risolvere i problemi del paziente, bensì quello di aiutare a comprendere come finora si è bloccato dal risolverli da solo.” (Novellino, 1998).

    I contratti di terapia, attraverso i quali viene specificamente stabilita la meta della terapia, possono essere distinti in contratti di controllo sociale e contratti di autonomia:

    • I contratti di controllo sociale (terapia breve) sono accordi di terapia tesi a risolvere un problema specifico e hanno come obiettivo un cambiamento comportamentale e il suo mantenimento nel tempo.
    • I contratti di autonomia (terapia che può richiedere anni) si intendono, invece, quei contratti in cui la meta della terapia non è solo un cambiamento comportamentale ma un cambiamento del copione della persona, per cui la terapia non è rivolta solo a procurare un sollievo dai sintomi, bensì ad una ristrutturazione della personalità.

    Per spiegare questa differenza usiamo una metafora ideata da Berne: ciascun individuo nasce principe o principessa ed esperienze negative precoci convincono alcune persone ad essere ranocchi, da ciò deriva lo sviluppo della patologia.

    Gli obiettivi terapeutici possono essere due: il primo tende al miglioramento, ad un progresso che equivale ad uno star meglio come ranocchi; il secondo tende a curare, a guarire, il che significa togliersi la pelle del ranocchio e riprendere nuovamente lo sviluppo interrotto del principe o della principessa.

    Chi Sono

     

    Laureato in psicologia,  Iscritto all’albo degli psicologi  della Lombardia N° 6165. Specializzato  in Psicoterapia Analitico Transazionale dal 2003

     Seconda specializzazione in Psicoterapia Bioenergetica che mi permette oggi di integrare nel mio lavoro di Psicoterapeuta entrambi questi approcci nel mio studio di Milano.

    Amo lo sport e questa passione mi ha permesso di lavorare sportivi per aiutarli nella loro attività dal punto di vista mentale.

    Ho una compagna con la quale convivo e condivido la vita da più di 20 anni, una figlia e un cane.

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